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Tuesday, July 15, 2025

Crostata di ricotta e visciole: la ricetta del dolce ebraico romano

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Nel cuore del Ghetto ebraico di Roma, tra i vicoli del Portico d’Ottavia, si nasconde una storia che ha dato vita a uno dei dolci piรน iconici della capitale. La crostata di ricotta e visciole nasce nel XVIII secolo, quando alcuni editti papali vietarono agli ebrei di commerciare derivati del latte. Questo dolce racconta di ingegno e perseveranza, e di come un divieto puรฒ diventare un’occasione per creare una ricetta dal gusto straordinario.

La storia della crostata di visciole e ricotta

Nel 1775, Papa Pio VI promulgรฒ l’Editto sopra gli Ebrei, un documento che inasprรฌ notevolmente le restrizioni commerciali per la comunitร  ebraica romana. Tra le nuove disposizioni, vi era il divieto assoluto di commerciare latticini con i cristiani: non era piรน permesso acquistare latte oltre il proprio fabbisogno familiare, nรฉ tantomeno venderlo o cederlo, nemmeno se trasformato in formaggio o altri derivati.

Questa limitazione colpรฌ duramente i mastri fornai del ghetto, i cui prodotti erano rinomati e ricercati in tutta Roma. La risposta fu geniale quanto audace: camuffare la ricotta all’interno di elaborati dolci chiusi, rendendola praticamente invisibile ai controlli delle autoritร  pontificie. Cosรฌ nacque una crostata unica nel suo genere, completamente sigillata da pasta frolla, che nascondeva il prezioso ripieno di ricotta sotto uno strato di confettura di visciole.

Le visciole: un frutto dal carattere unico

Le visciole non sono amarene nรฉ ciliegie comuni. Sono piccoli frutti che crescono in terreni aspri, in maniera spontanea, in alberi molto piรน piccoli di quelli delle ciliegie, quasi dei grossi arbusti. Visciole e amarene si ricavano da una pianta del tipo Prunus cerasus, che produce frutti piรน aspri rispetto a quelli del Prunus avium, da cui si raccoglie la ciliegia dolce.

Le visciole stanno a metร  tra ciliegie e amarene: non sono dolci come le prime ma nemmeno asprigne come le seconde: mediamente dolci, hanno un caratteristico retrogusto acidulo. Questa particolaritร  le rende perfette per bilanciare la dolcezza della ricotta nella crostata.

La ricetta tradizionale della crostata

Ingredienti per la pasta frolla:

  • 300 g di farina 00
  • 150 g di burro
  • 100 g di zucchero
  • 2 tuorli d’uovo
  • Scorza grattugiata di 1 limone
  • 1 pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno:

  • 500 g di ricotta di pecora
  • 120 g di zucchero
  • 1 uovo intero
  • Scorza grattugiata di limone
  • 350 g di confettura di visciole

Preparazione:

Preparare la pasta frolla utilizzando il metodo della sabbiatura. Fare una fontana con farina e zucchero, tagliare a pezzetti il burro freddo e metteterlo al centro. Aggiungere i tuorli sopra il burro e impastare tutti gli ingredienti velocemente fino a formare una palla liscia. Avvolgere nella pellicola e far riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Per il ripieno, sgocciolare perfettamente la ricotta sopra un panno di cotone. Setacciarla e amalgamarla con lo zucchero e la buccia grattugiata di limone, fino ad ottenere una crema liscia e priva di grumi.

Foderare con la pasta frolla uno stampo per crostate da 24-26 cm imburrato e infarinato, bucherellare la base con una forchetta. Spalmare uno strato di confettura di visciole, quindi versare la crema di ricotta. Stendere la restante frolla in un disco per coprire interamente il ripieno e sigillare bene i bordi.

Spennellare con un tuorlo d’uovo la superficie e infornare a 180ยฐC statico nella parte medio-bassa del forno per circa 50 minuti. Dopo i primi 20 minuti abbassare a 170ยฐC e continuare la cottura. Posizionare una leccarda nel piano superiore per evitare che le visciole si brucino. 

Consigli per la riuscita perfetta

Scegliete, se possibile, una ricotta di capra o di pecora, non di mucca: si legherร  meglio alle visciole e il ripieno sarร  piรน amalgamato. La crostata ha bisogno del suo tempo per assestarsi: fatela la sera e sformatela la mattina seguente, quando sarร  ben fredda e compatta. Il giorno dopo รจ ancora piรน buona!

Lโ€™ideale sarebbe preparare la confettura in casa, ma se non trovate le visciole fresche, utilizzate una confettura di visciole in pezzi, perchรฉ la frutta si deve percepire al morso. In alternativa, potete usare confettura di amarene.

Un dolce che attraversa i secoli

Nella tradizione ebraica i dolci a base di latte e derivati si consumano in occasione della festa di Shavuot, o festa delle Settimane, che cade dopo 49 giorni dalla Pesach. Quello รจ anche il periodo della maturazione delle visciole.

La crostata di ricotta e visciole รจ un dolce che parla di Roma, delle sue stratificazioni storiche e della capacitร  delle comunitร  di preservare le proprie tradizioni trasformando le difficoltร  in opportunitร . La crostata di visciole e ricotta rimane, ancora oggi, uno dei simboli piรน autentici della cucina giudaico-romanesca.

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