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Conserve di maggio, giugno e luglio: l’arte delle nonne che insegna a vivere meglio

SaporiRicetteConserve di maggio, giugno e luglio: l’arte delle nonne che insegna a vivere meglio

Ci sono gesti che oggi sembrano piccoli, ma un tempo erano sacri.

Come riempire una dispensa.

Lo facevano le nostre nonne, senza grandi discorsi sulla sostenibilità. Lo facevano per necessità, ma anche per amore.

Perché ogni vasetto, ogni bottiglia di passata, ogni confettura era un gesto che teneva insieme tempo, natura e memoria.

Oggi che viviamo in città, tra supermercati sempre pieni e stagioni sempre più confuse, questa tradizione sembrava scomparsa. E invece proprio adesso torna a parlarci forte.

Cosa si conserva tra maggio e luglio?

Questi mesi sono un’esplosione di colori e profumi. È il momento giusto per riempire la credenza con:

  • Ciliegie: perfette per confetture semplici, solo frutta e limone, oppure sciroppate. Le nonne usavano quelle “imperfette”, quelle che nessuno avrebbe venduto.
  • Pomodori: da trasformare in passata o in conserve a pezzettoni. C’è chi li cuoce appena, chi li fa essiccare al sole. Ogni casa ha il suo rituale.
  • Zucchine: raccolte piccole, si conservano sott’olio con aglio e menta. Un classico delle cucine del Sud.
  • Albicocche e pesche: marmellate dorate che sanno d’estate. Si fanno con pazienza, a fuoco lento.
  • Melanzane: sott’olio, fritte o grigliate prima della conserva. Richiedono tempo e attenzione, ma il risultato ripaga sempre.
  • Erbe aromatiche: da seccare o mettere in olio. Il basilico in particolare, che in questi mesi è al massimo del suo profumo.

Perché tornare a fare conserve?

Perché è un modo di vivere con più attenzione.

Significa rispettare il tempo delle stagioni, non sprecare, usare tutto anche quello che non è perfetto.
Significa anche ritrovare un sapere che abbiamo dentro, anche se ci sembra lontano.

È il sapere delle mani, del “quanto basta”, del cucinare insieme.

Fare conserve è rallentare. È fermarsi in cucina mentre fuori corre tutto. È il contrario dell’usa-e-getta.

È avere una scorta di sole in barattolo quando verrà l’inverno.

Un consiglio semplice

Inizia da un frutto solo. Ciliegie o albicocche. Compra quelle mature, magari al mercato o dal contadino. Prepara pochi vasetti, sterilizzali bene, etichettali con data e ingredienti.
Non serve essere perfetti. Serve solo volerci provare.

E poi, un giorno d’autunno, riaprirai quel vasetto. E sentirai il profumo dell’estate.
E magari penserai a tua nonna.
E capirai che mangiare bene è anche ricordare.

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