In Calabria, una nuova generazione di imprenditori sta riscrivendo la narrativa economica della regione.
Imprenditori che decidono di non partire, ma di rimanere, investire, innovare.
È la Calabria delle nuove generazioni che scelgono di scommettere su un territorio difficile, ma pieno di potenziale. E oggi, più che mai, qualcosa si sta muovendo.
Nel cuore della Sila nasce BioSila, un’azienda agricola che ha saputo unire tradizione e tecnologia, riscoprendo antiche varietà locali e trasformandole in prodotti bio di alta qualità. Non solo agricoltura sostenibile, ma anche filiera corta, economia circolare e valorizzazione del territorio.
A Cosenza, invece, prende vita TechNest, l’incubatore dell’Università della Calabria che ospita startup ad alto contenuto tecnologico. Giovani che lavorano su intelligenza artificiale, piattaforme digitali, servizi innovativi per il turismo e l’ambiente. Un luogo che dimostra come l’università possa diventare motore di sviluppo concreto. https://www.unical.it
Accanto a queste realtà, c’è anche “Yes I Start Up Calabria”, un programma regionale che supporta chi vuole aprire una nuova impresa, offrendo formazione, orientamento e accesso a finanziamenti. Uno strumento concreto che ha permesso a molti di trasformare un’idea in un’attività vera. https://yesistartupcalabria.it
E non mancano nemmeno i progetti visionari. Come Future Food Med, iniziativa che guarda al futuro dell’alimentazione con una rete di aziende e professionisti che puntano su innovazione etica e sostenibilità nel settore agroalimentare.
Queste storie non fanno rumore. Non riempiono i telegiornali. Ma esistono. E raccontano una Calabria nuova, che sceglie di restare e fare la differenza.
Che lavora con lentezza, ma con radici profonde.
Il cambiamento, qui, non ha il ritmo veloce delle metropoli. Ha quello costante della terra, del vento, dell’ostinazione. E forse proprio per questo è ancora più autentico.
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