Ieri 9 maggio, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano si è vestita di passione, nostalgia e virtuosismo per il consueto Gala della Fondazione La Società dei Concerti. Un evento attesissimo dal pubblico milanese che, come da tradizione, ha accolto con calore l’annuncio della nuova stagione concertistica 2025/2026 — una programmazione ricca di ritorni illustri, debutti promettenti e nuove orchestre che promettono di sorprendere.
A introdurre la serata è stata la presidente della Fondazione, Enrica Ciccarelli Mormone, che con eleganza ha presentato i tratti salienti della stagione in arrivo. Subito dopo, ha preso la parola Eleonora Volpato, coordinatrice artistica, che ha raccontato con passione la visione musicale dietro la programmazione futura, suscitando i primi applausi della serata.

Ma il vero cuore pulsante dell’evento è stato il concerto “LIBERTango”, un tributo scintillante alla tradizione argentina e all’intramontabile figura di Astor Piazzolla, con un omaggio anche al leggendario Carlos Gardel. In scena, un ensemble di artisti d’eccezione ha saputo creare un ponte emotivo tra le note e il pubblico: la pianista Gloria Campaner, capace di dare anima al pianoforte con tocco raffinato e potente, e il clarinettista Alessandro Carbonare, il cui suono caldo e profondo ha accarezzato ogni melodia con sensibilità e carisma.
A completare il trio strumentale, il bandoneon di Mario Stefano Pietrodarchi — strumento simbolo del tango — ha conferito autenticità e dramma ai capolavori in programma, tra cui le struggenti note di Oblivion e la potenza travolgente di Le Grand Tango. La musica ha trovato la sua incarnazione più visiva nella coppia di tanghèri Andrea Vighi e Chiara Benati, che ha letteralmente incendiato il palcoscenico con coreografie eleganti, sensuali e perfettamente integrate con l’esecuzione musicale.

L’intero programma è stato un viaggio coinvolgente nel mondo del tango, vissuto non solo come genere musicale ma come linguaggio universale dell’anima. L’intesa tra i musicisti e i ballerini, l’originalità degli arrangiamenti e la qualità interpretativa hanno saputo catturare il pubblico in un crescendo di emozioni.
Numerosi, e più volte prolungati, gli applausi che hanno scandito la serata, a testimonianza di un pubblico profondamente toccato dalla magia di uno spettacolo che ha saputo unire tecnica e cuore, innovazione e rispetto per la tradizione.
Con questo Gala, la Fondazione La Società dei Concerti ha non solo celebrato la musica, ma anche rinnovato il suo impegno a proporre eventi di altissimo livello, confermandosi come una delle realtà culturali più vivaci e amate del panorama musicale milanese.
L’appuntamento ora è per la stagione 2025/2026, già attesissima. Ma intanto, le note di Piazzolla e il ricordo di una serata come LIBERTango continueranno a danzare nella memoria degli spettatori ancora a lungo.