Il coniglio all’ischitana è un secondo piatto tradizionale isolano, simbolo delle feste contadine e della domenica in famiglia. Originario dell’isola d’Ischia, nel Golfo di Napoli, questo piatto racconta secoli di storia, ingredienti semplici e una tecnica di cottura che rende la carne morbida e saporita.
Il profumo che si diffonde nelle strade di Ischia durante i giorni di festa è inconfondibile, grazie alle note aromatiche del pomodoro e delle erbe mediterranee.
La storia millenaria di una tradizione
Il coniglio all’ischitana nasce intorno al 470 a.C. quando i siracusani invasero l’isola d’Ischia, a quel tempo completamente infestata da conigli selvatici. Le prime tracce della presenza di conigli sull’isola risalgono addirittura all’epoca romana e, numerosissime nel corso dei secoli, soprattutto per mano degli Aragonesi e dei Borbone, furono le iniziative di ripopolamento del sottobosco ischitano.
Negli anni, la ricetta originale ha subito numerose variazioni perché il pomodoro è stato introdotto nella nostra cucina solo dopo la scoperta dell’America. Quello che non è mai cambiato è il legame profondo con il territorio e le tradizioni locali.
Il piatto della domenica e delle feste
Il coniglio all’ischitana è il secondo piatto tipico dei giorni di festa sull’isola di Ischia. Assieme a questo secondo, sull’isola si consuma la pasta al sugo di coniglio con una generosa spolverata di parmigiano grattugiato: insieme rappresentano il tradizionale menù domenicale.
Il piatto veniva preparato per le occasioni speciali ed era un momento di condivisione familiare. La tradizionale conigliata, infatti, era organizzata in occasione dell’inaugurazione di una nuova casa a carusiello (cupola). Era un rito che univa la comunità e celebrava i momenti importanti della vita sociale ischitana.
La ricetta tradizionale
Ingredienti per 4-6 persone:
- 1 coniglio di circa 1,2 kg tagliato a pezzi
- 400g di pomodorini del piennolo (o datterini)
- 4 spicchi d’aglio
- 1 bicchiere di vino bianco (preferibilmente Biancolella o Forastera)
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- 1-2 peperoncini freschi
- Basilico fresco
- Prezzemolo
- Timo fresco
- Maggiorana
- Sale e pepe q.b.
Preparazione:
Lavare e asciugare i pezzi di coniglio. In un tegame di terracotta (il tradizionale “tiano”) o in una pentola dal fondo spesso, scaldare abbondante olio d’oliva. Rosolare l’aglio schiacciato insieme al peperoncino.
Aggiungere i pezzi di coniglio pochi alla volta e farli dorare uniformemente da tutti i lati, mantenendo il fuoco moderato. Una volta ben rosolati, sfumare con il vino bianco e lasciare evaporare.
Aggiungere i pomodorini tagliati a metà e privati dell’acqua di vegetazione. Condire con sale, pepe e le erbe aromatiche tritate finemente. Coprire e cuocere a fuoco dolce per circa 30-40 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Negli ultimi minuti di cottura aggiungere il basilico fresco spezzettato. Il sugo deve risultare denso e saporito. Lasciare riposare qualche minuto prima di servire.
Gli abbinamenti perfetti
Il coniglio all’ischitana trova il suo compagno ideale nei vini bianchi dell’isola. Ottimo con questo piatto è il Biancolella, il vitigno autoctono più rappresentativo di Ischia. Anche la Forastera, altro vitigno locale, si sposa perfettamente con il coniglio all’ischitana.
Come contorno si accompagna tradizionalmente con pane casereccio per fare la “scarpetta” nel sugo, oppure con verdure di stagione come melanzane a funghetto o peperoni.
Oggi il coniglio all’ischitana è diventato Presidio Slow Food, un riconoscimento che tutela questa tradizione unica.
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