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Tuesday, July 15, 2025

Codici Postali all’Italiana: Curiosità e Aneddoti del mitico CAP

ItaliaCodici Postali all’Italiana: Curiosità e Aneddoti del mitico CAP

Chi non ha mai scritto un CAP sulla busta di una lettera, su un pacco o in un modulo online? Ma pochi sanno che dietro quei cinque numeri si nasconde un mondo fatto di storia, personaggi famosi, stranezze geografiche e qualche episodio davvero buffo. Ecco un viaggio tra le curiosità più divertenti e sorprendenti sui Codici di Avviamento Postale italiani.

Il CAP è nato nel 1967 (e all’inizio non lo voleva nessuno)

Il CAP fu introdotto ufficialmente il 1° luglio 1967. Doveva servire per velocizzare e automatizzare lo smistamento della posta, che negli anni del boom economico era diventata ingestibile. All’inizio, però, non fu accolto con entusiasmo: molti italiani si lamentarono perché “dovevano fare loro il lavoro del postino” aggiungendo il codice all’indirizzo. Le Poste, per convincere tutti, misero in piedi una delle prime grandi campagne pubblicitarie nazionali.

Corrado, Raffaella Carrà e il CAP… in TV!

Corrado, Raffaella Carrà e il CAP… in TV - Codiceitalia.com

Per insegnare agli italiani come si usava il CAP, negli anni ’60 le Poste arruolarono personaggi amatissimi: Corrado Mantoni, Gino Bramieri, Ugo Tognazzi, Gianni Morandi e persino Raffaella Carrà. Nello spot più celebre, Corrado chiudeva con lo slogan: “CAP! Capito?”, che divenne un tormentone. In breve tempo, grazie anche a questa massiccia campagna di comunicazione, il CAP entrò nella vita di tutti.

Il CAP più basso e quello più alto d’Italia

il CAP più alto d'Italia è di Messina (Sicilia) by Codiceitalia.com

I CAP italiani vanno da 00010 (comuni vicino Roma) a 98168 (una zona di Messina). Non esiste il CAP “00001” né “99999”. I numeri non sono scelti a caso: le prime due cifre indicano l’area geografica, le altre specificano la località. Le cifre che iniziano per “0” si trovano nel Centro Italia, quelle con “9” al Sud e nelle isole.

Comuni con lo stesso nome: il CAP evita disastri postali

In Italia ci sono comuni che si chiamano allo stesso modo, ma si trovano in regioni diverse. Esempi? Ci sono due Calliano (uno in Piemonte, l’altro in Trentino), due Castro (Lombardia e Puglia), due Peglio, due Livo… Senza il CAP, le lettere rischierebbero di perdersi o finire nel comune sbagliato. Grazie al codice, invece, la posta arriva a destinazione anche nei casi più confusi.

CAP “gemelli” e codici riciclati

Esistono rarissimi casi in cui due località condividono lo stesso CAP. È successo, ad esempio, tra Piemonte e Liguria: un piccolo comune ligure e uno piemontese usano entrambi lo stesso codice postale. Anche alcuni CAP “riciclati” fanno sorridere: numeri un tempo usati da una città sono stati assegnati, anni dopo, a un altro comune della stessa regione. Un esempio curioso è il CAP 88071, prima di un paese e poi… di un altro.

Città multi-CAP: Roma ne ha oltre 80

Roma detiene il record italiano di CAP: ne ha più di 80, uno per ogni zona. Un tempo, il celebre CAP 00100 indicava genericamente tutta la capitale, ma oggi non è più in uso. Lo stesso vale per altri storici codici tondi come 50100 (Firenze), 80100 (Napoli), 40100 (Bologna), che sono stati sostituiti da CAP più precisi, utili per smistare meglio la posta. I nostalgici li ricordano con affetto… ma i postini ringraziano l’aggiornamento.

Stati dentro l’Italia… con CAP italiani!

Anche San Marino e Città del Vaticano hanno CAP italiani. Il Vaticano ha il codice 00120, mentre San Marino usa una serie da 47890 a 47899. La posta viaggia come se fosse diretta in Italia, ma arriva a questi Stati indipendenti senza problemi. In passato, anche Campione d’Italia, un comune italiano in territorio svizzero, aveva un doppio codice postale: uno italiano e uno svizzero

CAP speciali: militari, industriali e… misterios

Forze Armate & CAP by Codiceitalia.com

Alcuni enti pubblici o aziende molto grandi hanno (o avevano) CAP dedicati. Le Forze Armate hanno CAP specifici per le basi militari, così come alcuni ministeri e sedi centrali di grandi aziende avevano il “loro” codice riservato. Anche le caselle postali hanno CAP distinti da quelli usati per le vie e i numeri civici.

La cartolina senza indirizzo che arrivò lo stesso

Uno degli episodi più incredibili è quello di una cartolina spedita senza indirizzo, da una ragazza in vacanza a Ponza. Non scrisse né via, né città, solo un nome (forse incompleto). La sfida era: “Vediamo se arriva lo stesso”. E incredibilmente, arrivò davvero ai genitori, a Santa Margherita Ligure. I postini, usando intuito e buon senso, riuscirono a recapitare il messaggio. Un piccolo miracolo postale… che fa sorridere e commuove.

Dietro ogni CAP c’è una piccola storia fatta di logistica, geografia, evoluzione tecnologica e… qualche aneddoto da raccontare. Sono solo numeri? Forse. Ma senza di loro la nostra posta sarebbe un bel caos. La prossima volta che inserisci un CAP in un form online o su una busta, pensaci: è molto più di un codice. È un pezzetto d’Italia, e anche un po’ di ingegno.

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