L’Italia sta assistendo a un incremento record nel settore del turismo sanitario, un segmento che sta emergendo come uno dei driver chiave per l’economia turistica nazionale. Sebbene il Paese attragga circa 5.000 pazienti stranieri l’anno per cure mediche con una spesa media elevata, il settore ha registrato negli ultimi anni una crescita annua stimata intorno al 20%. Questo exploit è alimentato dalla qualità e dall’eccellenza delle strutture sanitarie italiane, in particolare nelle specializzazioni come la chirurgia estetica, la cardiologia, la ginecologia e la medicina rigenerativa, spesso integrate con l’offerta termale.
I flussi di pazienti sono in aumento, in particolare, da due aree geografiche strategiche: il Medio Oriente e l’Europa. I pazienti stranieri, tra cui molti provenienti da Paesi arabi e dalla Svizzera, sono attratti dall’integrazione unica tra servizi medici di alta qualità e la possibilità di usufruire di centri termali per la riabilitazione e il benessere. La spesa media per paziente varia tra i 20.000 e i 70.000 euro, contribuendo in modo significativo al valore economico del settore.Per capitalizzare su questo trend, l’Italia sta investendo nell’innovazione digitale del comparto, con piattaforme come Italcares — co-finanziata dal Ministero del Turismo — che fungono da vetrina digitale per oltre 50 strutture termali e sanitarie italiane. L’obiettivo è facilitare l’accesso ai servizi, anche tramite la telemedicina per le consultazioni a distanza, consolidando la posizione dell’Italia nel mercato globale del turismo medicale e del benessere, che si prevede raggiungerà un valore notevole nei prossimi anni.





