La Biennale Arte di Venezia 2025 ha svelato il tema della sua prossima edizione: “Identità Fluide” (Fluid Identities), un concetto che mira a esplorare la natura in continua evoluzione dell’identità nell’era contemporanea. L’annuncio pone l’accento sulla transitorietà, la molteplicità e la porosità delle appartenenze culturali, sociali e personali, promettendo di stimolare un dibattito globale sulle sfide e le opportunità della mobilità e della trasformazione. L’evento, uno dei più prestigiosi nel panorama dell’arte mondiale, vedrà la partecipazione di artisti e curatori provenienti da 64 nazioni, con padiglioni e mostre che animeranno gli storici spazi dell’Arsenale e dei Giardini.
Il tema “Identità Fluide” riflette le attuali dinamiche geopolitiche e sociali, invitando gli artisti a interrogarsi su come i flussi migratori, la digitalizzazione e la crisi climatica stiano ridefinendo il senso di sé e il rapporto con il territorio. Questa prospettiva si allinea con il ruolo dell’Italia, e di Venezia in particolare, come crocevia storico di culture e scambi, rendendo la città lagunare il palcoscenico ideale per una riflessione sulla fluidità e sull’interconnessione globale. L’obiettivo è quello di superare le categorie statiche e binarie, abbracciando una visione più inclusiva e dinamica dell’esperienza umana e creativa.La Biennale si prepara a essere non solo una vetrina artistica, ma anche un momento di confronto strategico sulla cultura come motore di cambiamento. Si prevede che l’edizione 2025 vedrà una forte presenza di opere che integrano l’innovazione tecnologica e le tematiche di sostenibilità ambientale, in coerenza con il dibattito europeo sulla green transition. La mobilitazione di 64 Paesi conferma il ruolo ineguagliabile della Biennale come piattaforma per la diplomazia culturale e per la promozione di nuove voci nell’arte contemporanea.





