Nel 2025 l’Italia rafforza in modo significativo la propria posizione nel FoodTech globale, registrando una crescita del 18% nelle esportazioni di tecnologie per l’agroalimentare. Il settore comprende macchinari per la trasformazione alimentare, sistemi di automazione industriale, soluzioni di tracciabilità digitale e tecnologie avanzate per la filiera lattiero-casearia, vitivinicola e dei prodotti da forno. Questa espansione conferma il ruolo strategico del FoodTech come estensione industriale dell’eccellenza gastronomica italiana.
Il successo del FoodTech Made in Italy risiede nella capacità unica di integrare tradizione culinaria, know-how manifatturiero e innovazione tecnologica. Le aziende italiane sviluppano soluzioni flessibili e personalizzate, pensate in particolare per produttori di medie dimensioni, un segmento spesso poco servito dai grandi player globali. Questo approccio consente una rapida adattabilità alle esigenze locali e rende le tecnologie italiane altamente competitive sui mercati internazionali.
La digitalizzazione rappresenta uno dei principali motori di crescita. Sensori IoT, intelligenza artificiale per il controllo qualità, sistemi di monitoraggio in tempo reale e piattaforme per la riduzione degli sprechi alimentari stanno diventando standard operativi. Queste soluzioni migliorano sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale ed efficienza produttiva, rispondendo alle normative sempre più stringenti imposte dai mercati globali.
I principali distretti produttivi si concentrano in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, dove PMI altamente specializzate collaborano con università, centri di ricerca e incubatori tecnologici. Il FoodTech genera occupazione qualificata, rafforza l’export industriale e contribuisce a posizionare il Made in Italy non solo come eccellenza nel prodotto finale, ma come leader nelle tecnologie che rendono possibile il cibo di qualità a livello globale.





