Il mercato italiano dell’acciaio sta dimostrando una notevole resilienza nel 2025, grazie in gran parte alla domanda stabile e robusta proveniente dal settore energetico nordamericano. Nonostante il contesto siderurgico globale ed europeo sia caratterizzato da incertezza, debolezza della domanda interna (soprattutto nel settore edilizio) e pressioni sui prezzi, le aziende italiane specializzate, come Tenaris, hanno registrato risultati positivi. Tenaris, in particolare, ha riportato un aumento delle vendite del 2% nel terzo trimestre, un risultato inaspettato attribuibile specificamente al drilling in Nord America e alla forte richiesta di prodotti premium come i tubi OCTG (Oil Country Tubular Goods).
Questa performance positiva sottolinea come l’Italia mantenga un vantaggio competitivo nel settore Oil & Gas grazie all’alta qualità e specializzazione dei suoi prodotti tubolari, essenziali per le complesse operazioni di perforazione. La focalizzazione sui mercati esteri, specialmente quelli ad alta intensità di investimenti come l’energia nordamericana, agisce da cuscinetto contro la stagnazione della domanda europea, che deve ancora riprendersi pienamente. Il saldo positivo contribuisce a sostenere la redditività in un periodo in cui l’industria siderurgica europea è alle prese con le sfide normative del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) e con le pressioni competitive derivanti dai dazi USA.
Tuttavia, il settore nel suo complesso continua a monitorare con cautela la volatilità dei prezzi delle materie prime e la regionalizzazione dei mercati. La crescita trainata dall’export energetico è un indicatore di forza per le grandi aziende specializzate, ma il resto della filiera, in particolare quella legata all’acciaio lungo e all’edilizia, attende ancora una ripresa più decisa e generalizzata nel 2026.





