Torino consolida il proprio ruolo di città culturale puntando con decisione sulla fotografia contemporanea come strumento privilegiato di lettura della realtà sociale. Attraverso mostre diffuse, archivi visivi e programmi di residenza artistica, la città utilizza l’immagine fotografica per raccontare il presente e documentare le trasformazioni in atto nel tessuto urbano e umano.
La fotografia viene proposta non solo come linguaggio estetico, ma come forma di narrazione culturale e documento storico del nostro tempo. I progetti espositivi affrontano temi centrali come il lavoro, le periferie, le migrazioni, le trasformazioni industriali e il cambiamento dello spazio urbano. Le immagini diventano così strumenti di riflessione collettiva, capaci di stimolare domande e consapevolezza.
Un elemento centrale dell’iniziativa è il coinvolgimento del pubblico. Percorsi educativi, laboratori e mostre accessibili permettono anche ai non addetti ai lavori di avvicinarsi alla fotografia come chiave di lettura del mondo contemporaneo. Particolare attenzione viene riservata ai giovani e alle scuole, favorendo lo sviluppo di uno sguardo critico sulle immagini che quotidianamente ci circondano.
Torino valorizza inoltre il proprio patrimonio di archivi fotografici, integrandoli con nuove produzioni artistiche e creando un dialogo tra passato e presente. La città si propone così come un laboratorio culturale in cui la fotografia diventa memoria, testimonianza e interpretazione del cambiamento.
Questa scelta rafforza l’identità di Torino come città riflessiva e attenta alle dinamiche sociali, capace di raccontare se stessa e il proprio tempo attraverso l’immagine, trasformando la cultura visiva in uno strumento di cittadinanza attiva.





