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Il cibo come simbolo universale: a Vieste la mostra di Steve McCurry

CulturaArteIl cibo come simbolo universale: a Vieste la mostra di Steve McCurry

Dal 24 maggio al 28 settembre al Museo Civico Archeologico. Inaugurazione il 23 con Luca Argentero

Vieste (FG) – Il cibo come identità, memoria e sopravvivenza. Questo il cuore della mostra fotografica “Steve McCurry – Cibo”, che dal 24 maggio al 28 settembre 2024 trasformerà il Museo Civico Archeologico di Vieste in un intenso viaggio visivo firmato da uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea.

L’inaugurazione ufficiale è prevista per la sera del 23 maggio, alla presenza dell’attore Luca Argentero, ospite speciale dell’evento e fondatore della onlus “1 Caffè”, impegnata nel sostegno di piccole realtà del terzo settore in tutta Italia.

La mostra, curata da Biba Giacchetti insieme a Peter Bottazzi, Orion57 e Giuseppe Benvenuto, propone una selezione di 70 fotografie, scelte personalmente da Steve McCurry e dalla sua storica collaboratrice. Il percorso espositivo affronta il tema del cibo come simbolo di vita, superando la dimensione estetica per raccontarne la portata culturale, sociale e antropologica.

“Il cibo – spiegano i curatori – è qui inteso non come lusso, ma come resilienza, cultura, sopravvivenza. Nelle fotografie di McCurry, realizzate in contesti spesso segnati da guerre, calamità o condizioni di estrema povertà, il gesto di nutrirsi diventa atto sacro e universale”.

La mostra si muove tra scene intime e mercati affollati, tra la semplicità di un frutto nelle mani di un bambino e la dignità di un pasto condiviso. Una narrazione che unisce fragilità e forza, quotidianità e ingegno umano. “Steve – sottolinea Giacchetti – racconta con il suo sguardo umanista la dolcezza del focolare anche in scenari estremi. Il cibo è protagonista discreto ma potente di una storia comune a ogni essere umano”.

La presenza di questa straordinaria mostra a Vieste rappresenta un’occasione preziosa per tutta la nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco Giuseppe Nobiletti, sottolineando come l’evento sia parte di una strategia più ampia che punta sulla cultura come motore di crescita sociale e attrattività turistica.

L’iniziativa si inserisce infatti in un programma di valorizzazione del territorio attraverso grandi eventi culturali, in grado di attirare pubblico e stimolare riflessioni su temi universali.

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