Se volete camminare per stradine acciottolate circondate da costruzioni che sembrano uscite da una fiaba, dovete assolutamente visitare Alberobello. Un piccolo gioiello incastonato nella Valle d’Itria, dove il tempo sembra essersi fermato tra le pietre bianche dei suoi leggendari trulli.
Situata in provincia di Bari, questa cittadina conta poco più di 10.000 abitanti ma accoglie ogni anno centinaia di migliaia di visitatori. Dal 1996, i suoi trulli sono stati riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un riconoscimento che ha reso Alberobello famosa in tutto il mondo.
Quello che rende speciale questo luogo non sono solo le sue oltre 1.500 costruzioni coniche, ma l’atmosfera magica che si respira passeggiando tra i suoi vicoli.
La storia millenaria dei trulli
I trulli hanno una storia che risale al XIV secolo, quando i contadini pugliesi svilupparono una tecnica costruttiva tanto geniale quanto pratica. Questi edifici, costruiti interamente a secco senza l’uso di malta, nascondono un segreto che ha dell’incredibile: potevano essere smontati rapidamente per evitare le tasse imposte dal Regno di Napoli sulle abitazioni permanenti.
Le pietre calcaree locali, chiamate “chiancarelle”, vengono sovrapposte con una precisione millimetrica, creando quelle caratteristiche cupole coniche che conferiscono ai trulli la loro forma inconfondibile. Ogni pietra ha il suo posto preciso, e l’intera struttura si regge grazie a un perfetto equilibrio di forze.
Uno degli aspetti più affascinanti dei trulli sono i simboli dipinti sulle loro cupole. Questi segni, chiamati pinnacoli, rappresentano un linguaggio simbolico ricco di significati. Alcuni sono di origine cristiana (croci, cuori sacri), altri richiamano elementi pagani o zodiacali.
Ogni famiglia aveva i suoi simboli distintivi, tramandati di generazione in generazione. Si credeva che questi segni avessero poteri apotropaici, cioè di protezione contro il malocchio e le sventure. Ancora oggi, molti trulli conservano questi antichi simboli, testimonianza di credenze popolari che si perdono nella notte dei tempi.
Viaggio tra i Rioni: Monti e Aia piccola
La visita ad Alberobello non può prescindere dalla scoperta dei suoi due rioni principali, ognuno con la propria personalità e atmosfera.
Rione Monti: il cuore commerciale
Il Rione Monti è il più turistico e vivace, dove i trulli si sono trasformati in accoglienti botteghe artigiane, ristoranti tipici e bed & breakfast. Qui sorge la Chiesa di Sant’Antonio, costruita nel 1927 e unica al mondo per essere stata realizzata interamente con la tecnica del trullo.
Passeggiando per via Monte Nero e via Monte San Michele, si viene accolti dal profumo delle specialità pugliesi che si diffonde dalle osterie e dal colore brillante dei prodotti artigianali esposti.
Rione Aia Piccola: l’autenticità preservata
Il Rione Aia Piccola rappresenta l’anima più autentica di Alberobello. Qui, lontano dal trambusto turistico, le famiglie continuano a vivere nei trulli come facevano i loro antenati. È un quartiere residenziale dove il tempo scorre più lentamente e dove è possibile percepire l’atmosfera originaria del borgo.
Questo rione offre un’esperienza più intima e genuina, e permette ai visitatori di comprendere come si svolge ancora oggi la vita quotidiana all’interno di queste antiche dimore. Le stradine sono più strette, i trulli più piccoli e raccolti, e l’atmosfera è quella di un borgo vivo e autentico.
Il Trullo sovrano: un capolavoro architettonico
Tra tutti i trulli di Alberobello, il Trullo Sovrano spicca per la sua imponenza e unicità. Costruito nel XVIII secolo, è l’unico trullo a due piani dell’intero borgo e raggiunge l’altezza di 14 metri.
Questo edificio eccezionale oggi ospita un museo che racconta la vita contadina dell’epoca, con arredi originali, utensili da lavoro e oggetti di uso quotidiano. La visita al Trullo Sovrano offre un’immersione completa nella cultura rurale pugliese, permettendo di comprendere come le famiglie vivessero in questi spazi apparentemente piccoli ma sorprendentemente funzionali.
Sapori e tradizioni
Alberobello non è solo un museo a cielo aperto, ma un luogo dove la tradizione culinaria pugliese si esprime in tutta la sua ricchezza. Le osterie ricavate nei trulli offrono un’esperienza gastronomica unica, dove poter assaggiare i sapori autentici del territorio.
Non si può visitare Alberobello senza assaggiare le famose orecchiette fatte a mano, spesso preparate dalle nonne del posto che mantengono vive le ricette tradizionali. La burrata di Andria, il primitivo di Manduria e l’olio extravergine di oliva locale completano un’esperienza sensoriale indimenticabile.
L’artigianato locale è altrettanto ricco: dalle ceramiche dipinte a mano ai tessuti tradizionali. I trulli del Rione Monti ospitano numerose botteghe dove è possibile acquistare souvenir originali e di qualità.
Visitate Alberobello nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio per evitare la folla e godervi appieno l’atmosfera magica del borgo.
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