Il rapporto 2025 sul Decennio Digitale europeo evidenzia un progresso notevole dell’Italia in alcuni settori chiave, affiancato da sfide persistenti in aree cruciali come l’adozione dell’Intelligenza Artificiale e lo sviluppo dell’ecosistema startup. L’Italia ha delineato una roadmap digitale con 67 misure per un budget totale di €62,3 miliardi, pari al 2,84% del PIL.
L’Italia ha compiuto progressi significativi nell’infrastruttura, in particolare nel roll-out della fibra ottica fino all’utente (FTTP), raggiungendo il 70,7% di copertura e allineandosi alla media UE. Inoltre, il Paese detiene una posizione di leadership nelle tecnologie strategiche come il Quantum e i semiconduttori.
Nonostante questi punti di forza infrastrutturali:
- Solo l’8,2% delle imprese italiane ha adottato l’Intelligenza Artificiale (AI), un dato significativamente basso.
- L’ecosistema startup resta sottosviluppato, con solo nove unicorni stimati nel 2024, un numero che non riflette la dimensione dell’economia italiana.
Le raccomandazioni per il Paese sono chiare: intensificare gli sforzi per acquisire una posizione di leadership nel settore AI, sfruttando i centri di competenza esistenti (compresi quelli nel supercomputing), e sostenere l’innovazione attraverso incentivi e centri di trasferimento tecnologico per startup e scale-up.
La digitalizzazione dei servizi pubblici ha registrato un avanzamento notevole grazie all’attuazione di misure chiave che ne hanno aumentato l’interoperabilità e l’usabilità. L’Italia sta inoltre implementando l’IT-Wallet, aprendo la strada all’attuazione del Wallet Europeo di Identità Digitale (EU Digital Identity Wallet).
Tuttavia, il Paese affronta un divario preoccupante nelle competenze digitali:
- Solo il 45,8% della popolazione possiede competenze digitali di base, con lacune che colpiscono in particolare le persone con un basso livello di istruzione e anche i giovani.
- La quota di specialisti ICT nell’occupazione totale è relativamente bassa, attestandosi al 4% nel 2024 e rimanendo al di sotto della media UE.
Si raccomanda di rafforzare le opportunità di formazione e supporto per tutte le fasce della popolazione, potenziare l’istruzione sulle competenze digitali nelle scuole e incentivare l’upskilling e il reskilling dei lavoratori, oltre a promuovere la partecipazione femminile nelle carriere ICT.





