Milano rivela nuovi capitoli della propria storia urbana del Novecento. Nel 2025, durante lavori infrastrutturali, sono stati individuati rifugi antiaerei mai mappati, risalenti ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e nascosti sotto edifici civili ancora in uso.
I rifugi conservano iscrizioni originali sui muri, oggetti personali, segnaletica d’emergenza e resti di arredi essenziali. Questi elementi offrono una testimonianza diretta della vita quotidiana durante il conflitto, raccontando paura, attesa e adattamento della popolazione civile ai bombardamenti.
Gli storici sottolineano il valore umano di questi spazi, che restituiscono una memoria concreta della guerra lontana dai fronti militari. I rifugi mostrano come la città si sia adattata all’emergenza, trasformando il sottosuolo in spazio di sopravvivenza collettiva.
Il Comune sta valutando la conservazione di alcuni siti come luoghi della memoria, con l’obiettivo di integrarli nei percorsi storici e didattici cittadini. La scoperta rafforza il legame tra spazio urbano e memoria storica, ricordando come la guerra abbia inciso profondamente sulla vita quotidiana delle città italiane.





