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Monday, December 29, 2025

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Mostre Imperdibili Autunno 2025: Da Armani a Caravaggio, L’Italia Celebra Arte e Storia

CulturaArteMostre Imperdibili Autunno 2025: Da Armani a Caravaggio, L'Italia Celebra Arte e Storia

L’autunno 2025 in Italia offre un panorama artistico eccezionale, con mostre che spaziano dalla moda d’autore all’archeologia, dalla scultura settecentesca all’arte contemporanea. Da Milano a Palermo, i musei si trasformano in palcoscenici per un dialogo tra eredità classica e creatività moderna, invitando i visitatori a esplorare l’arte oltre le solite rotte turistiche.

Due mostre a Milano e Roma fondono storia e contemporaneità:

  • Giorgio Armani. Milano, per amore – Pinacoteca di Brera (Milano): La mostra presenta oltre 120 creazioni dall’ARMANI/Archive in dialogo con i capolavori della pittura italiana dal Medioevo all’Ottocento custoditi a Brera. L’esposizione, in corso fino all’11 gennaio 2026, non è una semplice retrospettiva di moda, ma una riflessione sulla creatività e la memoria culturale di Milano, mettendo in luce i codici di Armani: sartorialità, colori neutri e creatività misurata.
  • Statua colossale di Costantino – Musei Capitolini (Roma): Fino al 31 dicembre 2025, il giardino di Villa Caffarelli ospita la ricostruzione a grandezza naturale del Colosso di Costantino, originariamente alto circa 13 metri. La ricostruzione, realizzata con Fondazione Prada e Factum Foundation a partire dai frammenti originali (testa, mani, piedi) riscoperti nel 1486, lo presenta come una figura seduta, realizzata in acrolito (marmo per le parti esposte, bronzo o stucco dorato per il drappeggio).

Firenze, Venezia e Torino offrono focus su artisti italiani del ‘900 e contemporanei:

  • Lorenzo Bonechi: La città delle donne – Museo Novecento (Firenze): Firenze onora l’artista toscano a 70 anni dalla nascita con 25 opere in dialogo con la collezione permanente. Bonechi, emerso negli anni ’80, fonde influenze bizantine, russe e primo-rinascimentali attraverso le sue figure femminili eteree.
  • Lucio Fontana: Manu-Facture – Peggy Guggenheim Collection (Venezia): La mostra, in corso fino al 2 marzo 2026, è la prima dedicata esclusivamente alle ceramiche di Lucio Fontana. Attraverso oltre settanta opere, inclusi molti inediti, si svela il lato intimo e sperimentale dell’artista, noto per le sue tele tagliate, evidenziando come l’argilla fosse un sito cruciale per la sua ricerca tra fisicità e potenziale espressivo.
  • Elisabetta Di Maggio: Frangibile – GAM (Torino): Dal 29 ottobre 2025 al 1° marzo 2026, la GAM ospita una grande mostra sull’artista veneziana, il cui lavoro è incentrato sull’atto del taglio come gesto di precisione e irreversibilità. Le opere spaziano da pareti di carta velina incisa a mosaici di cera e vetro, esplorando temi come la memoria, i pattern cosmici e la sacralità della natura.

Napoli, Palermo e Bologna svelano opere d’archivio e installazioni site-specific:

  • La Pietà di Gricci – Museo e Real Bosco di Capodimonte (Napoli): Fino al 28 ottobre 2025, viene esposta la rara terracotta Pietà di Giuseppe Gricci (1744-1745), modellatore capo della Real Fabbrica di Porcellana. L’acquisizione, definita “commovente” dal direttore Eike Schmidt, presenta l’opera in dialogo con una Pietà in porcellana, mostrando il contrasto tra la distanza teatrale della porcellana e l’umanità intima e sofferente della terracotta.
  • Giusi Sferruggia: Macchia Mediterranea – Museo Riso (Palermo): L’artista palermitana Giusi Sferruggia presenta un’installazione site-specific dal 4 al 14 ottobre 2025, un preview della settimana iDesign 2026. L’opera evoca la ricchezza e la fragilità del paesaggio siciliano attraverso una tecnica fluida simile al gouache.

The Discreet Charm of Drawing – Pinacoteca Nazionale (Bologna): La Pinacoteca espone circa sessanta disegni della recente donazione Alessandro Zacchi, che spaziano dal XV al XX secolo. La mostra, che include studi preparatori della scuola bolognese e opere di Ludovico Carracci e Giovanni Boldini, celebra il potere del disegno come processo artistico in una città nota per la sua lunga tradizione accademica.

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