Arroccato a 472 metri di altitudine sui colli umbri, Montefalco osserva la valle del Clitunno con i suoi 5.251 che custodiscono un patrimonio storico e culturale millenario. Questo borgo medievale in provincia di Perugia deve il suo nome all’imperatore Federico II di Svevia, che nel XII secolo decise di ribattezzarlo così per la ricchezza di falchi che popolavano la zona.
Un passato medievale
Montefalco conserva intatto il suo fascino medievale, racchiuso tra maestose mura castellane che risalgono al XIII-XIV secolo. Tra queste si aprono le storiche porte di Federico II: Sant’Agostino, Camiano, della Rocca e San Leonardo, testimonianze dell’importanza strategica del borgo nel corso dei secoli.
Il borgo vanta un legame profondo con l’Ordine francescano. La Chiesa di Sant’Agostino, costruita tra il 1335 e il 1338 dai frati minori, rappresenta il terzo insediamento francescano nell’area montefalchese e il primo entro le mura cittadine.
Il borgo oggi: architettura e panorami
Il tessuto urbano medievale di Montefalco è ancora oggi perfettamente conservato, protetto dalla doppia cinta muraria sormontata da torri di avvistamento. Circondato da vigneti e uliveti, Montefalco domina dall’alto la pianura dei fiumi Topino e Clitunno, meritandosi l’appellativo di “balcone dell’Umbria”. La posizione privilegiata offre panorami incredibili sulla valle sottostante e sui borghi circostanti.
Il borgo ospita importanti testimonianze artistiche, con chiese e palazzi che conservano affreschi e opere d’arte di grande valore. La ricchezza culturale si manifesta anche nelle tradizioni popolari e negli eventi che animano il calendario annuale.
Le caratteristiche uniche del territorio
I terreni argillosi e calcarei di Montefalco, uniti al microclima particolare della zona, creano condizioni ideali per la maturazione del Sagrantino, uno dei vini rossi più prestigiosi d’Italia. Le vigne si estendono su colline dolci dove l’escursione termica tra giorno e notte favorisce lo sviluppo degli aromi complessi che caratterizzano questo vino.
Il Sagrantino richiede un invecchiamento minimo di 37 mesi, di cui almeno 12 in botte di legno. Questo processo lungo permette di ammorbidire i tannini naturalmente elevati del vitigno, creando un vino di grande struttura e longevità. Oggi la DOCG Montefalco Sagrantino tutela questa eccellenza, garantendo standard qualitativi elevati attraverso disciplinari rigorosi che limitano la produzione a circa 25 ettari per ettolitro.
Montefalco ospita numerose cantine che aprono le porte ai visitatori. Molte aziende vinicole offrono degustazioni guidate dove scoprire le diverse interpretazioni del Sagrantino, dalle versioni secche a quelle passito.
Un territorio da scoprire
Montefalco è una tappa imprescindibile per chi desidera scoprire l’Umbria più autentica. Qui, tra vicoli lastricati e scorci panoramici, si respira ancora l’atmosfera di un borgo che ha saputo preservare la propria identità storica, offrendo ai visitatori un’esperienza unica nel cuore verde d’Italia.
“Codice Italia” è Cultura, Tradizioni, Territorio, e Made in Italy.





