Ci sono posti che non si visitano, si vivono.
Le Isole Eolie sono così. Arrivi con una valigia leggera e torni con la testa piena di vento, di mare e di silenzi. E magari con quella sensazione che, in qualche modo, qualcosa dentro si sia spostato.
D’estate il sole spacca i muri bianchi e la pelle sa di sale dalla mattina alla sera. Ma anche quando il turismo c’è, le Eolie riescono a conservare un’anima tutta loro. Autentica. Un po’ selvaggia, ma elegante. Senza sforzo.
Sette isole, sette energie diverse.
Se ti piace camminare, Salina è un sogno.
Montagne verdi, sentieri profumati di capperi e malvasia e ristoranti vista tramonto che ti fanno venire voglia di restare.
Se cerchi silenzio e tranquillità e mare profondo, Filicudi è poesia pura: poche case, pochissima gente e un tempo che scorre lentissimo.
Panarea invece è tutto l’opposto: aperitivi in barca, notti lunghe e terrazze bianche che sembrano uscite da un film. Ma se sai cercare, anche lì trovi calette solitarie e angoli di quiete.
Stromboli è l’isola che vibra. Letteralmente. Il vulcano è vivo e quando erutta lo fa davanti al mare.
Ci sono notti in cui lo guardi brillare dalla spiaggia nera e capisci che certe cose non si raccontano, si sentono.
Poi ci sono Lipari, la più abitata, perfetta come base;
Vulcano, con le sue acque sulfuree e il fango (puzza un po’, ma fa bene).
E infine Alicudi, che è solo per chi ama davvero la solitudine: niente strade, solo gradini.
Non servono grandi piani.
Basta un costume, un libro, delle scarpe comode e la voglia di scoprire.
“Codice Italia” è Cultura, Tradizioni, Territorio, e Made in Italy