Il Friuli restituisce nel 2025 una scoperta di grande rilevanza per la comprensione dell’Alto Medioevo italiano. Gli archeologi hanno individuato una fortificazione longobarda risalente al VII secolo, collocata in una posizione strategica lungo le principali vie di accesso verso l’Europa centrale.
La struttura comprende resti di mura lignee rinforzate, torri di controllo, aree militari e spazi destinati allo stoccaggio delle risorse. L’organizzazione del sito indica un sistema difensivo complesso e pianificato, incompatibile con l’idea di un insediamento temporaneo o precario.
I reperti rinvenuti, tra cui armi, utensili domestici e tracce di attività artigianali, suggeriscono una presenza stabile e continuativa. Questo dato mette in discussione la visione tradizionale dei Longobardi come popolazione prevalentemente nomade, evidenziando invece una capacità di gestione territoriale e amministrativa avanzata.
La fortezza conferma il ruolo del Friuli come area di frontiera politica e militare nell’Italia post-romana, punto di contatto e di tensione tra mondo mediterraneo ed Europa continentale. La scoperta contribuisce a ridefinire il processo di formazione dell’Europa medievale, mostrando un quadro più strutturato e complesso di quanto si pensasse.





