La Regione Siciliana ha implementato nuove e rigorose regolamentazioni a livello regionale per rafforzare la tutela dei suoi uliveti antichi e monumentali, proteggendoli specificamente dalla minaccia dello sviluppo industriale e dall’espansione urbana non pianificata. La decisione mira a salvaguardare un patrimonio non solo agricolo ed economico, ma anche paesaggistico e storico, riconosciuto a livello nazionale e regionale come elemento distintivo dell’identità siciliana. La normativa regionale si allinea alla Legge 10/2013 che definisce gli “alberi monumentali” e stabilisce stringenti divieti di abbattimento e di interventi che possano comprometterne la salute.
Le nuove norme impongono vincoli specifici nelle procedure di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) per qualsiasi progetto industriale, logistico o infrastrutturale che ricada in prossimità o all’interno di aree censite come uliveti secolari o di pregio storico. Verrà data priorità alla conservazione in situ, rendendo la delocalizzazione (il trapianto) degli ulivi, in passato spesso utilizzata per liberare spazio per cantieri, l’ultima opzione possibile e solo sotto stretto monitoraggio scientifico e con garanzie di sopravvivenza. La Regione sta inoltre aggiornando l’Elenco Regionale degli Alberi Monumentali di Sicilia (pubblicato recentemente a novembre 2025), che comprende centinaia di ulivi, rafforzandone la protezione legale.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio sforzo della Sicilia di promuovere l’agroecologia e i paesaggi rurali storici (come quelli del Parco Archeologico di Selinunte, dove la concessione dei terreni è vincolata alla conservazione bio-sostenibile). La tutela degli uliveti, oltre a salvaguardare la biodiversità, è essenziale per la produzione di olio extra vergine d’oliva DOP di alta qualità, un pilastro dell’economia agricola isolana.





