6.4 C
Milan
Monday, December 29, 2025

Trento Promuove la Cultura Scientifica come Patrimonio Civico

Trento rafforza la propria visione culturale promuovendo...

Lecce Rilancia il Barocco con Percorsi Culturali Immersivi

Lecce rinnova il racconto del proprio patrimonio...

Scommette sulla Fotografia Contemporanea come Linguaggio Culturale

Torino consolida il proprio ruolo di città...

Napoli Investe sulla Musica Popolare con una Scuola Pubblica delle Tradizioni

Napoli compie un passo significativo nella tutela...

Roma Rilancia la Cultura Archeologica Notturna con Aperture Serali e Performance

Roma sta ridefinendo il rapporto tra archeologia...

Trentino-Alto Adige 2026: Mobilità Dolce e Borghi Alpini Connessi

Il Trentino-Alto Adige presenta un piano avanzato...

Settembre 2025: turismo positivo in Italia e conferma della destagionalizzazione

ItaliaSettembre 2025: turismo positivo in Italia e conferma della destagionalizzazione

Settembre 2025 si è distinto come un mese sorprendente per il turismo italiano, confermando un andamento delle presenze superiore alle aspettative. Tradizionalmente considerato un periodo di chiusura della stagione estiva, ha invece registrato livelli di occupazione paragonabili, e in alcuni casi persino superiori, a quelli tipici dei mesi di alta stagione. È un risultato che rafforza con chiarezza la tendenza alla destagionalizzazione, già emersa nei dati degli ultimi anni, e che rappresenta un’opportunità di sviluppo strategico per tutto il settore.

Le prenotazioni online tramite OTA hanno mostrato nel complesso un leggero calo rispetto ad agosto, ma l’analisi dei singoli periodi di settembre racconta una storia diversa. In più occasioni i tassi di occupazione hanno superato la media estiva, a dimostrazione che sempre più viaggiatori scelgono settembre per partire. Secondo i dati del Ministero del Turismo basati su Istat, il fine settimana del 6 settembre ha raggiunto un tasso di saturazione del 44,65%, mentre la settimana dal 15 al 21 si è attestata al 44,4%. Entrambi i valori risultano più alti rispetto alla media del trimestre giugno-luglio-agosto, che si era fermata al 43,5%.

Anche il confronto diretto con agosto, da sempre considerato il mese per eccellenza delle vacanze, sorprende. Il tasso di saturazione generale è stato del 39,1% ad agosto contro il 38,3% di settembre: differenze minime che dimostrano come il turismo estivo non sia più concentrato esclusivamente nel cuore dell’estate. A influire sono diversi fattori, tra cui il costo più contenuto delle vacanze a settembre, il clima ancora favorevole e la possibilità di vivere destinazioni meno affollate, a vantaggio di un’esperienza più autentica e rilassante.

Le preferenze dei viaggiatori emergono con forza nei dati delle destinazioni montane e delle regioni meno legate al turismo balneare, che hanno registrato performance particolarmente positive. La Valle d’Aosta ha raggiunto un tasso di saturazione del 48,05%, la Provincia Autonoma di Trento il 46,64%, la Basilicata il 46,59% e l’Abruzzo il 46,12%. Questi risultati evidenziano una crescente diversificazione delle mete scelte e un riequilibrio tra mare, montagna e aree interne. È un segnale importante per territori che spesso, in passato, restavano marginali rispetto alle grandi destinazioni costiere e alle città d’arte.

Il gradimento dei turisti è un altro elemento significativo. L’indice di soddisfazione ha toccato quota 85,9 su 100 a giugno, in miglioramento rispetto all’anno precedente, confermando la solidità dell’attrattiva italiana anche in un periodo considerato di spalla. Si tratta di un dato che indica non solo la capacità delle strutture ricettive di rispondere alle aspettative, ma anche la maturità di un mercato che valuta positivamente l’offerta italiana indipendentemente dal mese.

Per gli operatori dell’ospitalità, la destagionalizzazione non è più un concetto astratto ma una leva strategica. Distribuire i flussi lungo l’anno significa ridurre la pressione sui picchi estivi, stabilizzare i ricavi e migliorare la qualità dei servizi offerti. Settembre diventa così un banco di prova privilegiato per sperimentare nuove formule di accoglienza, testare pacchetti su misura e consolidare il rapporto con una clientela sempre più propensa a viaggiare fuori dai mesi canonici.

Il successo del mese di settembre apre scenari interessanti anche dal punto di vista occupazionale e organizzativo. Un turismo più distribuito nel tempo impone nuove riflessioni sul lavoro stagionale, sulla formazione del personale e sulla capacità delle strutture di garantire standard elevati durante tutto l’anno. Al tempo stesso, offre alle destinazioni la possibilità di promuovere eventi culturali, enogastronomici e sportivi fuori stagione, trasformando ciò che un tempo era considerato “bassa stagione” in un momento ricco di opportunità.

Il quadro che emerge da settembre 2025 conferma che l’Italia sta vivendo una trasformazione profonda del suo modello turistico. Non si tratta solo di numeri positivi, ma di un cambiamento culturale e gestionale che invita a ripensare strategie, infrastrutture e politiche di settore. Destagionalizzare significa aprire nuovi orizzonti, rendere il turismo più sostenibile e inclusivo, valorizzare territori meno noti e ridurre la pressione su quelli più frequentati. È un percorso che richiede investimenti mirati, ma che può garantire al Paese una crescita equilibrata e duratura.

Codice Italia” è Cultura, Tradizioni, Territorio, e Made in Italy.

Gli ultimi articoli

Cerca per TAG

Gli articoli piu letti