Il dibattito nazionale sulla sostenibilità entra nel vivo a Rimini, dove si sono tenuti (o si terranno, in linea con il contesto Ecomondo) gli “Stati Generali della Green Economy”, un appuntamento di cruciale importanza giunto alla sua XIV edizione. L’evento, tenutosi nell’ambito di Ecomondo 2025, ha riunito esponenti di spicco del mondo istituzionale, imprenditoriale e scientifico per elaborare proposte concrete e strategiche per la transizione ecologica del Paese. Il focus di quest’anno si è concentrato in modo particolare sui temi del design rigenerativo e della protezione della biodiversità, riconoscendo il ruolo fondamentale degli ecosistemi naturali per la stabilità economica e sociale.
Le discussioni hanno messo in luce come l’Italia stia puntando su un modello di sviluppo che vada oltre la semplice riduzione dell’impatto ambientale, mirando attivamente alla rigenerazione delle risorse e del capitale naturale. Il design rigenerativo è stato presentato come la chiave per ripensare i cicli produttivi, la pianificazione urbana e l’uso dei materiali, con l’obiettivo di creare sistemi che generino un impatto positivo anziché limitarsi a mitigare il danno. Un altro tema centrale è stata la necessità di rafforzare gli investimenti per la tutela del suolo e della biodiversità marina e terrestre, due pilastri essenziali per la resilienza del sistema-Paese.Le proposte emerse dagli Stati Generali della Green Economy saranno presentate al Governo e alle istituzioni europee, offrendo una roadmap per l’implementazione di politiche e incentivi che supportino le imprese nella transizione verde. L’evento si conferma, quindi, come il fulcro del dibattito italiano sulla sostenibilità, spingendo verso un futuro in cui l’economia circolare sia non solo un obiettivo normativo, ma una vera e propria leva di sviluppo e di innovazione, capace di allineare gli interessi economici con la salute del pianeta.





