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Tuesday, July 15, 2025

Il Ponte sullo Stretto di Messina: un’opportunità strategica o uno spreco di risorse?

NotizieIl Ponte sullo Stretto di Messina: un'opportunità strategica o uno spreco di risorse?

Il governo italiano ha annunciato che la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina inizierà quest’anno. Questo progetto colossale, destinato a collegare la Sicilia alla Calabria, è tra le opere infrastrutturali più costose e controverse al mondo.

Un progetto storico e ambizioso

L’idea di un ponte sullo Stretto risale ai tempi dei Romani, ma non è mai stata realizzata a causa delle difficoltà tecniche e dei costi elevati. Negli ultimi decenni, il progetto è stato ciclicamente inserito nei programmi politici, e oggi il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha deciso di portarlo avanti.

Con una campata centrale di 3.300 metri, il ponte sarebbe il più lungo ponte sospeso al mondo. Inoltre, rappresenterebbe un tassello chiave del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo dell’Unione Europea, volto a migliorare il trasporto di persone e merci tra il Nord e il Sud Europa.

Costi e finanziamenti

Il costo stimato per la realizzazione del ponte è di circa 13,5 miliardi di euro. L’Unione Europea ha stanziato solo 25 milioni di euro, destinati alla progettazione della parte ferroviaria, una cifra che copre appena la metà dei costi di progettazione.

Le critiche: sicurezza e priorità economiche

Uno dei principali ostacoli alla costruzione del ponte è il rischio sismico. L’area dello Stretto di Messina è altamente sismica, sollevando dubbi sulla sicurezza della struttura.

Le proteste non si fermano qui. I comitati locali sottolineano che le risorse potrebbero essere impiegate per migliorare i servizi essenziali nel Sud Italia. Gino Sturniolo, attivista del comitato “No Ponte”, denuncia: “Abbiamo trascorso un’estate senza acqua potabile. Una frazione del budget del ponte basterebbe per risolvere il problema idrico e migliorare sanità, scuole e sicurezza sismica.”

Rossella Bulsei, portavoce di un comitato di residenti espropriati, critica la mancanza di trasparenza: “Ogni nuova versione del progetto viene approvata con nuove condizioni e raccomandazioni. Siamo preoccupati per la sicurezza.”

Il ponte come opportunità strategica

Nonostante le critiche, alcuni esperti vedono nel ponte un’opportunità di sviluppo. Adriano Giannola, presidente dell’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, sostiene che la Sicilia sia il centro geografico del Mediterraneo e che il ponte potrebbe trasformarla in un hub strategico per il commercio globale.

Giannola ammette che il progetto attuale potrebbe non essere il migliore in termini di costi e sicurezza, ma ritiene che il vero problema sia la gestione delle risorse nazionali: “La legge stabilisce che il 40% degli investimenti infrastrutturali debba essere destinato al Sud, ma ogni anno mancano all’appello fino a 60 miliardi di euro. Questa dovrebbe essere la vera battaglia, non la costruzione del ponte.”

Conclusione

La costruzione del ponte sullo Stretto di Messina rimane una delle questioni più divisive della politica italiana. Mentre il governo ne esalta i benefici strategici, molti cittadini e attivisti mettono in dubbio la sicurezza dell’opera e la priorità di spesa. La realizzazione di questa infrastruttura potrebbe cambiare il futuro del Sud Italia, ma a quale costo?

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