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Il Villaggio dell’Età del Bronzo “Riemerge” dal Lago Mezzano: Mappati 600 Pali di un Abitato Palafitticolo

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Un team di archeologi subacquei italiani ha condotto un’importante campagna di mappatura nel 2025, rivelando i resti sommersi di un esteso villaggio dell’Età del Bronzo sotto le acque del Lago Mezzano, un piccolo lago vulcanico situato nel Lazio settentrionale. Le immersioni hanno permesso di identificare circa 600 pali lignei infissi nel fondale, i resti strutturali di un abitato palafitticolo datato tra il 1700 e il 1150 a.C. Oltre alle strutture, gli archeologi hanno recuperato più di 25 manufatti, tra cui ceramiche, utensili e resti organici, appartenenti a un insediamento preistorico finora quasi ignoto.

Le analisi condotte, che includono la dendrocronologia (datazione tramite gli anelli di crescita degli alberi) e il confronto con altri siti palafitticoli noti, suggeriscono che il villaggio fosse costruito direttamente sopra l’acqua. Le palafitte erano probabilmente una strategia insediativa volta a sfruttare le risorse lacustri (come pesca e caccia) e a garantire una migliore difesa contro i pericoli esterni. Lo studio del sito, che alcuni media hanno definito un “piccolo villaggio fantasma dell’Età del Bronzo”, è fondamentale per gli studiosi.Il lago stesso si sta rivelando un vero e proprio archivio naturale di storia: l’ambiente anossico (privo di ossigeno) del fondale lacustre ha permesso la conservazione eccezionale non solo del legno, ma anche di sedimenti e materiali organici. Le scoperte aiutano a ricostruire i modi di vita, le strategie insediative e le risposte ai cambiamenti ambientali delle comunità che abitavano l’Italia centrale oltre 3.000 anni fa, fornendo informazioni preziose sulla cultura e sulla tecnologia delle popolazioni della tarda Età del Bronzo in Italia.

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