Nel 2025 emerge con maggiore forza in Italia un filone turistico legato ai borghi abbandonati o semi-abbandonati, trasformati in luoghi di esperienza culturale, narrazione e rigenerazione sociale. In regioni come Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia, piccoli centri segnati dallo spopolamento diventano destinazioni per un turismo lento e riflessivo.
I progetti propongono visite guidate, soggiorni esperienziali, residenze temporanee e laboratori culturali che raccontano la storia dei luoghi, le cause dell’abbandono e le possibilità di rinascita. Il viaggio non è consumo, ma ascolto e relazione con il territorio e le comunità locali.
Questo turismo narrativo intercetta viaggiatori consapevoli, interessati a temi come memoria, identità e trasformazione sociale. Le esperienze favoriscono economie locali sperimentali, coinvolgendo artigiani, operatori culturali e associazioni.
Il turismo dei borghi abbandonati contribuisce a ridefinire il valore delle aree interne, trasformando fragilità storiche in opportunità culturali. Il borgo diventa spazio di riflessione sul futuro del territorio italiano, tra conservazione e innovazione.





